LA FESTA DEL PAPA’. LA FESTA DEL PATERNO

LA FESTA DEL PAPA’. LA FESTA DEL PATERNO

Quando facciamo gli auguri per la festa del papà, a che tipo di paternità facciamo gli auguri?

Quando si parla di padri, si parla di genitorialità, e di una aggiuntiva complessità della funzione paterna dovuta alla necessità di creare un legame non dato biologicamente. Fecondare simbolicamente lo spazio di relazione con il figlio . Aiutarlo a crescere e a diventare grande. Fornirgli una sicurezza che lo guidi anche quando noi non siamo con lui.

Negli ultimi decenni la psicologia ha per fortuna ripreso l’analisi sul paterno, che era rimasta fossilizzata all’analisi freudiana del padre castrante e autoritario. Si è rivisitato il ruolo legislativo, ma anche affettivo del padre (Pietropolli Charmet); si è approfondita la natura “culturale” dell’essere padre. In particolare l’analista Luigi Zoja definisce padre colui che simbolicamente adotta il proprio figlio, oltre ad averlo generato fisicamente. Tale senso di responsabilità e di accudimento della prole determinerebbero lo scarto tra il paterno e il più arcaico maschile, violento e irresponsabile: essere padre è sempre una scelta.

 

Un’altra tematica che tocca costantemente lo studio della figura del padre è quella delle regole. Il padre è colui che da le regole e permette al bambino di affacciarsi al mondo esterno ed è questo un compito fondamentale per fornire al bambino dei confini che gli consentano di orientarsi e di tollerare la frustrazione.

Attualmente è tuttavia  più utile allargare il concetto e parlare di funzione paterna: non è solo la presenza o assenza del padre che guida il figlio e da le regole, ma anche le regole che da la donna (se svincolata dal solo ruolo di mamma che dà cure e cibo, la madre sa dare le regole e le sa fare rispettare), l’educazione che dà la scuola, l’autonomia che si acquisisce nel confronto con tanti adulti significativi della famiglia e del mondo dello studio, dello sport, del lavoro e della propria crescita.

I padri di oggi sono padri competenti, che accudiscono e mantengono autorevolezza.

Ma ci sono anche padri che ancora con difficoltà si battezzano all’uso di un lessico affettivo con i propri figli, che non riconoscono le loro debolezze per trasformarle in forza, che a volte fuggono di fronte alle difficoltà, che usano violenza fisica o verbale e psicologica sui propri figli

Tante famiglie diverse, tanti padri diversi, più o meno paterni.

E allora auguri ai papà,  ma auguri soprattutto al paterno.

Auguri ai papà, a quelli che ci sono e a quelli che non ci sono più, ai papà biologici e a quelli adottivi, auguri ai compagni e alle compagne dei genitori, auguri al nonno, allo zio, al maestro e al professore, all’amico più caro e saggio che avete. Auguri al padre interno che è in ognuno di voi.