La malinconia del Natale. Perché durante le feste aumenta la tristezza.

La malinconia del Natale. Perché durante le feste aumenta la tristezza.

“A Natale si è tutti più buoni”, recita il detto. Tuttavia recenti ricerche psicologiche dimostrano che siamo anche tutti un po’ più tristi e ansiosi: le richieste di consulenza psicologica aumentano proprio in prossimità delle feste.

Causa di questo aumento è l’acuirsi di stati d’ansia o depressivi preesistenti, ma che in prossimità del Natale e del capodanno possono esacerbare. Vediamo insieme il perché.

-Natale nella società occidentale è per eccellenza la festa della famiglia. Chi soffre la solitudine, chi ha perso una relazione o chi vive conflitti coniugali richiama alla memoria le feste passate insieme anni addietro, sviluppa confronti tra passato e presente in cui quest’ultimo rischia di essere travolto negativamente dai vissuti di mancanza. Complice il tempo libero dagli impegni quotidiani, la fine di una relazione, la lontananza di un affetto, il lutto di una persona cara sono rivivificati e riattivati in memoria, insieme allo stato emotivo malinconico che li accompagna.

-Cosa facciamo a capodanno? La fine dell’anno è vissuta spesso come giorno catartico di chiusura. Si vuole stare bene. Si vuole essere belli, eleganti, accoglienti e ben accolti, felici insieme agli altri. Il contrappeso è però l’ansia sociale che queste aspettative possono generare, rischiando di compromettere il clima delle feste, attanagliati dall’angoscia dell’essere felici a tutti i costi.

Fare i conti con sé stessi. La fine dell’anno coincide anche con l’esercizio mentale del “fare un bilancio”. Si riguarda indietro e si determina, secondo parametri pseudo scientifici individuali e fortemente variabili, se l’anno trascorso è stato positivo o negativo. Dentro questa valutazione entra di tutto, e si guardano i passati dodici mesi soppesando momenti belli e brutti collegati alla vita sentimentale, alla situazione economica e occupazionale, allo stato di salute proprio e di chi ci è vicino. Per chi ha una personalità più insicura e tendente all’autocritica il bilancio rischia sempre di essere impietoso e catastrofico, e il bicchiere rischia di restare sempre mezzo vuoto.

Fare i conti con gli altri. Le feste sono ricorrenze che si accompagnano a vari “doveri sociali” che, anche se piacevoli, possono provocare nervosismo e stanchezza. Dover addobbare la casa per le festività, scambiarsi regali, partecipare a pranzi e cene con parenti e amici è solitamente un momento piacevole. Tuttavia per chi vive un momento difficile queste usanze sono causa di forti conflitti interni. il colore esterno del Natale stona con il grigio interiore della tristezza personale e crea maggiori difficoltà. Non ci si sente liberi di vivere in solitudine la propria malinconia e di concedersi il tempo di rielaborare la sofferenza.

 

Il problema delle feste è che si festeggia tutto quello che c’è, ma rimane il sottofondo rumoroso di tutto ciò che manca, e per cui non ci sarebbe nulla da festeggiare. Rimorsi, rimpianti, tristezza, essere delusi da sé stessi o dagli altri.

La soluzione a questi stati psicologici negativi può essere trovata ricominciando a dare un significato personale alle feste e non vincolato dall’esterno. Abbassare le pretese, riconoscere i propri bisogni più autentici dispensandosi dall’aspirazione al “divertentismo” e dalla paura del conto alla rovescia può aiutare a ridimensionare realisticamente il Natale ed il capodanno. Accompagnare i bilanci con i buoni propositi per l’anno nuovo aiuta a ricaricare l’energia e l’ottimismo.  Infine tenersi del tempo per le proprie emozioni, sia positive che negative, è il fardello ma anche il dono che ci può dare il Natale.

Permettersi di vivere la dolce malinconia del passato è normale, ma se ci si trattiene troppo tra pensieri negativi e bui, e non si trovano strategie per generare speranza, allora è giusto chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta, per analizzare con più calma il proprio stato emotivo ed evitare che depressione e ansia ritornino puntali alla prossima festa.